Tombow Irojiten matite colorate professionali collezione completa 90 colori
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Matite Colorate Professionali Tombow Irojiten recensione

Se disegnate e colorate da tempo sicuramente avete già sperimentato diversi marchi e tipologie di matite colorate professionali e con molta probabilità siete giunti ad una personale preferenza.
Se invece vi trovate ancora col dubbio amletico tra queste, quelle e quelle altre, o ancora non conoscete le matite colorate professionali Tombow Irojiten, presumibilmente questo post potrà esservi utile.

Per chi è apprendista, per fare pratica ma anche per gli schizzi, non è indispensabile investire su materiali costosi, ma è innegabile che utilizzare medium di qualità su supporti altrettanto validi anche durante l’apprendimento fa indubbiamente una grande differenza. A tal proposito prossimamente vi parlerò di matite colorate economiche ma di buona qualità.

Oggi però parliamo delle matite colorate Tombow Irojiten, sono state le mie prime matite di qualità professionale e nonostante abbia in seguito preso matite di marchi più noti e molto consigliati, loro rimangono in cima alle mie preferenze per tantissime ragioni.

Tombow Irojiten Set completo 90 colori matite colorate professionali

Matite colorate professionali Irojiten packaging

La parola Irojiten è un termine giapponese che significa “dizionario dei colori“.
La bellezza di queste matite inizia già dalle confezioni, infatti vengono presentate proprio come fossero un’enciclopedia di colori.
Sono divise in tre edizioni per 90 colori in totale. Ogni edizione è a sua volta composta da un volume da tre set di colori suddivisi in piccoli box che sembrano libri tascabili.

Al loro interno le bellissime matite colorate, con mine morbide a base di cera e pigmenti di elevata qualità, fatte a mano in legno di cedro.
Sono veramente belle, ben fatte, piacevoli alla vista e al tatto.
Hanno fusto smaltato bianco e la parte finale che riporta in maniera perfettamente corrispondente il colore della mina. I colori sono meravigliosi, originali, insoliti e unici.

I tre volumi si dividono in palette dedicate alla natura:

  • Foresta pluviale: vol. 1 pale tone 1 – 10 colori pastello, vol. 2 vivid tone 1 – 10 colori accesi, vol. 3 deep tone 1 – 10 colori scuri
  • Marina: vol. 4 pale tone 2- 10 colori pastello, vol. 5 deep tone 2 – 10 colori scuri, vol. 6 light grayish tone 1 – 10 colori cupi chiari
  • Bosco: vol. 7 fluorescence – 10 colori fluo, vol. 8 very pale tone – 10 colori pastello molto chiari, vol. 9 dull tone – 10 colori cupi

Come potete vedere, l’aspetto estetico di queste palette e la particolarità dei colori balzano subito all’occhio, risulta quindi difficile non cedere alla tentazione di averle, ma nella pratica saranno altrettanto stupefacenti?

Matite colorate professionali Irojiten qualità e caratteristiche

Le matite Tombow Irojiten hanno una mestica a cera dalla texture cremosa e ricca che permette una buona sovrapposizione dei colori senza generare l’antiestetico accumulo di cera.
Il colore si stende con facilità in maniera omogenea ed è possibile creare meravigliose sfumature.
Per quanto la pasta della mina sia morbida e consenta la stesura del colore senza dover esercitare eccessiva pressione e di modularne l’intensità attraverso la stratificazione, la mina è robusta e compatta, molto resistente (anche alle cadute) e non si consuma velocemente. Va da se che non dovendole temperare troppo spesso risultino più performanti e durevoli rispetto a matite di altri marchi con caratteristiche simili.
Temperandole si riesce ad ottenere una punta sottile e acuminata che essendo robusta e durevole permette di lavorare bene sui dettagli.

Ho amato sin da subito le Irojiten ma per lungo tempo sono rimasta dubbiosa circa l’intensità dei pigmenti.

I miei disegni risultavano pallidi e vuoti, il colore appena accennato. Volevo anche metterle via convincendomi del fatto che avessi preso una “sola”, ma la mia testa continuava a dirmi che i giapponesi hanno l’arte del disegno e della pittura radicata nel profondo, la praticano come un culto, sono dei perfezionisti e non avrebbero mai realizzato un prodotto così bello ma inutile (o quasi) nel suo utilizzo. La fissazione che qualcosa mi stesse sfuggendo mi portò ad insistere ragionando su quale misteriosa tecnica potessero usare i giapponesi per rendere queste matite degne di esser definite artistiche professionali di alta qualità.
Ho scandagliato il web in cerca di “tips & tricks”, suggerimenti e trucchi, ma la mia ricerca è stata vana.
Alla lunga ci sono arrivata, sono matite per chi realizza le proprie opere senza fretta né stress, per chi torna più volte sul proprio lavoro procedendo a tappe, per chi nell’arte del disegno cerca rilassatezza, calma e benessere.
Si può dire, infatti, che l’uso di queste matite, se applicato nella maniera giusta, agisca positivamente su spirito e mente, rispecchiando in pieno la filosofia zen.

Ma nella pratica cosa significa?

Con qualsiasi altra matita colorata, professionale o meno, volendo realizzare una campitura piena, omogenea e intensa ci si arriva senza troppo sforzo realizzando più strati e insistendo, magari esercitando una pressione appena più decisa.
Con le Irojiten ci si arriva con calma.
Utilizzando a lungo queste matite ho avuto modo di capire che la stratificazione del colore deve esser fatta in più fasi. Cerco di spiegarmi.
Quando si stende il colore si può partire da una stesura decisa e piena o una stesura appena accennata, per poi stratificare e aumentare così l’intensità del pigmento fino a raggiungere il risultato desiderato.
Con le Irojiten ci si rende presto conto che stesi 3-4 strati il colore sembra essere arrivato alla sua massima intensità, infatti anche insistendo la matita sembra non voler scrivere più, ed è qui che avviene la magia.
La matita ti impone uno stop.
Lasciando “riposare” la parte appena colorata e tornandoci dopo alcuni minuti, magicamente la matita riprenderà a scrivere permettendo la stesura di altri strati e così via per i successivi.

Dal momento in cui ho capito ciò, ho iniziato ad usare le matite in maniera molto differente, più consapevole e capace, apprezzandone i numerosi pregi.
I colori sono intensi e brillanti, permettono di realizzare bellissime sfumature, creare luci e ombre e sovrapporre colori differenti ottenendo nuove tonalità, mentre la campitura piena si ottiene esercitando una buona pressione.
Nel set non è compreso il bianco e non è nemmeno acquistabile separatamente. Dopo aver testato i colori con il bianco di altre marche ho capito che la sua assenza nelle matite Irojiten è probabilmente voluta. Difatti mentre con altre matite il bianco fonde e rende omogeneo il colore sul quale si stende, su di queste sfuma bene ma spegne troppo la vivacità e la bellezza delle colorazioni.
Meglio optare per lo sfumino incolore (o blender), personalmente mi trovo bene con la matita blender Prismacolor, che compatta il colore rendendolo omogeneo e vellutato ma senza apportare lo strato di colore bianco che inevitabilmente opacizza (a meno che non si desideri ottenere quell’effetto).

Con la gomma adatta si riesce ad asportare il colore, ove necessario, per lumeggiare o anche correggere, entro un certo limite, eventuali errori.
La gomma indicata è quella del marchio stesso, la Tombow Mono Sabbia & Rubber Eraser, una gomma leggermente abrasiva in grado di cancellare anche l’inchiostro, ma quella che utilizzo io è la gomma a matita Faber Castell, esattamente come le matite va temperata e la punta sottile consente di intervenire con maggiore precisione sui dettagli.

Matite colorate Tombow Irojiten reperibilità

Tra i punti a sfavore delle matite professionali Tombow Irojiten vi è la scarsa reperibilità, soprattutto delle matite singole da sostituire una volta consumate per mantenere intatta la bellezza e la completezza del set.
Il set è acquistabile sia completo che nelle singole edizioni e questo è un vantaggio per chi, ad esempio, ha già un buon numero di matite colorate ma vuole aggiungere colori e tonalità che altri non offrono, mettete ad esempio l’edizione “Bosco” che ha i colori fluorescenti, i pastello molto chiaro e i cupi.

Le matite colorate professionali Irojiten hanno una buona compatibilità con le Faber Castell Polychromos, con le quali, per diversi aspetti, si possono dire simili, anche se queste ultime sono a base di olio e risultano più performanti e meno impegnative durante l’uso (sono anche più care, ma ve ne parlerò in un post dedicato).

Matite colorate Tombow Irojiten resistenza dei pigmenti alla luce

Una delle caratteristiche di rilievo per chi utilizza questa tipologia di medium per realizzare illustrazioni a livello professionale, per esporle o metterle in vendita c’è la resistenza dei pigmenti alla luce.
Più è elevata, garantita e certificata la resistenza alla luce, più il prodotto è di qualità e costoso.
Illustrazioni realizzate con colori che rendono anche un risultato eccellente ma i cui pigmenti hanno limitata resistenza al tempo e alla luce potrebbero sbiadire o subire alterazioni del colore per via dell’ossidazione. Con le matite di elevata qualità i colori si mantengono brillanti e inalterati per lunghissimo tempo.
Per quanto riguarda le matite Irojiten non sono riuscita a trovare informazioni, in Italia sono meno note e poco diffuse e le descrizioni nei negozi on line si limitano a sottolineare l’alta qualità di questo prodotto. Presumo però che abbiano un buon livello di resistenza, le scritte in giapponese nell’indice dei colori e che accompagnano la descrizione di ciascuno di essi vorranno pur indicarci qualcosa in aggiunta a ciò che già è stato espresso, ma questa è solo una mia considerazione.

Concludendo, trovo le matite colorate Irojiten davvero eccezionali, io le amo sotto ogni aspetto, anche se, ci tengo a ribadirlo, vanno capite e sapute usare. Indubbiamente un professionista saprebbe esaltarne l’essenza.

Vi lascio i collegamenti al prodotto su Amazon facendo presente che questo non è un post sponsorizzato, le matite le ho acquistate, i link sono di affiliazione.

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